di Clemente Forte
Nell’introduzione di Antonella Sciortino sulla “Sostenibilità del debito pubblico e proposta di riforma del Patto di stabilità e crescita” un cenno è dedicato al tema legato “alle ricadute della riforma sull’ordinamento interno, a seguito della sua eventuale approvazione: venendo meno il processo di convergenza annuale all’OMT specifico per ogni Paese (introdotto con la riforma del 2011) andrebbe valutata l’opportunità di rimodulare tutte quelle disposizioni costituzionali e non (ivi compresa la legislazione di contabilità pubblica) che fanno riferimento all’equilibrio strutturale di bilancio”. Su questo profilo di carattere istituzionale si offrono qui alcune brevissime riflessioni.