Il giorno 25 ottobre 2007 alle ore 18,00 presso il Grand Hotel Vesuvio, in Napoli, Via Partenope 45, si è riunito, a seguito di regolare convocazione, il Consiglio direttivo dell’A.I.C. per discutere il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della riunione del 21 settembre 2007;
2) Esposizione sintetica del contenuto della relazione del Presidente all’Assemblea dei soci;
3) Esposizione sintetica del contenuto della relazione del Tesoriere all’Assemblea dei soci;
4) Esame delle domande di iscrizione all’AIC;
5) Proposta della prof. Anzon di porre a carico dei componenti del Consiglio direttivo le spese personali di soggiorno relative ai Convegni annuali dell’AIC;
6) Varie ed eventuali.
Sono presenti i Prof.ri: A. Pace, A. Anzon, L. Chieffi, G. De Vergottini, T. E. Frosini, M. Manetti, R. Romboli.
Sono assenti giustificati i Prof.ri: S. Sicardi e I. Nicotra.
1. Il Consiglio direttivo approva, all’unanimità dei presenti, il verbale n. 8 del 21 settembre 2007.
A questo punto il Presidente espone sinteticamente le comunicazioni, contenute nella relazione, che illustrerà domani in occasione dell’Assemblea dei soci dell’AIC, ed in particolare:
- che in occasione della riunione di domani sarà consegnato a tutti gli iscritti un modulo sul quale ciascun socio dovrà indicare i propri indirizzi (dell’ufficio, dell’abitazione e dello studio), recapiti telefonici e gli estremi del proprio codice fiscale;
- che gli organizzatori del Convegno annuale, svoltosi a Catania nel 2005, hanno provveduto alla stampa del relativo Annuario AIC per i tipi della Cedam, di cui sarà mostrata una copia nel corso della riunione di domani, mentre gli Atti dei Convegni di Bari del 2003 e di Padova del 2004 sono in corso di pubblicazione;
- di aver verificato l’impossibilità di ricevere contributi finanziari da parte del Ministero per i beni culturali e della stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri per consentire la migliore gestione del sito internet dell’Associazione;
- di aver verificato la disponibilità della casa editrice Giappichelli ad utilizzare il sito internet dell’AIC, per realizzare la pubblicità delle proprie pubblicazioni, dietro corrispettivo di circa € 40,00 mensili;
- che è in corso di registrazione il decreto del Ministro della pubblica istruzione che consentirà all’AIC di divenire membro del Comitato su “Scuola e legalità”, istituito per sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della Carta Costituzionale e sul valore della legalità;
- che il Presidente dell’Associazione dei professori di Diritto del lavoro ha proposto all’AIC di organizzare un incontro sul tema “Lavoro e la Costituzione”;
- che, a seguito del bando per l’assegnazione del premio, dell’ammontare di € 3000,00, messo a disposizione dalla famiglia di Sergio Panunzio per onorarne la memoria, la Commissione composta dai Prof.ri Pace, Sorrentino e Sicardi, nominati per sorteggio nella riunione del Consiglio direttivo dell’AIC in data 12 maggio 2007 e riunita in sessione telefonica il 23 ottobre 2007, all’unanimità ha selezionato, come migliore volume dell’anno, l’opera prima di Andrea Buratti (nato a Roma il 31 agosto 1977) dal titolo “Dal diritto di resistenza al metodo democratico”, Giuffrè, Milano, 2006, con la seguente motivazione:
«L’a. ripercorre le tappe del diritto di resistenza: dalla sua genesi nell’ambito delle dottrine riconducibili al diritto naturale in epoca classica e nella dottrina cristiana alla sua progressiva definizione nel contesto degli istituti propri del diritto feudale, al suo apogeo nel contrattualismo, al suo assorbimento nelle forme costituzionalistiche di fine ‘700 e, infine, alla sua eclissi dovuta al formalismo giuridico.
In pagine assai stimolanti l’a. evidenzia, nella parte successiva, come le virtualità oppositive insite nel diritto di resistenza riemergano, negli ordinamenti costituzionali garantisti come quello italiano, nel principio di opposizione, nel quale però il diritto di resistenza non si esaurirebbe del tutto. Infatti mentre il diritto di resistenza individuale si risolverebbe nella disapplicazione delle leggi e dei provvedimenti amministrativi incostituzionali, il diritto di resistenza collettiva, per quanto costituzionalmente non esplicitato, deriverebbe dai principi previsti negli artt. 1, comma 2, 49, 54 e 139 Cost. Il diritto di resistenza collettiva costituirebbe infatti, secondo l’insegnamento di Costantino Mortati che l’a. segue sul punto, la garanzia dell’ordinamento costituzionale azionabile come extrema ratio, perseguendosi con esso l’obiettivo di conservare un ordine che appare gravemente minacciato.
Il volume si segnala per la lucida e brillante ricostruzione, approfondita e ben strutturata. La parte storico/ricostruttiva del lavoro si salda infatti armoniosamente con quella relativa ai problemi attuali, aprendo significative prospettive e presentando indubbi elementi di originalità. L’autore dimostra di possedere notevole bagaglio culturale, apprezzabile respiro ricostruttivo, grande entusiasmo per i complessi temi trattati e, soprattutto, una lodevole tensione ideale: qualità, tutte queste, che lo fanno ritenere pienamente meritevole dell’assegnazione del Premio».
Il premio sarà consegnato al vincitore dalla Sig.ra Elisa Zannoni, vedova di Sergio Panunzio, il giorno 26 ottobre c.a., al termine della sessione pomeridiana del Convegno annuale dell’AIC e prima della riunione dell’Assemblea generale dei soci;
Conclusa la lettura sintetica del contenuto della relazione, che sarà letta in occasione dell’Assemblea generale dei soci, il Presidente comunica poi che il Prof Balduzzi ha chiesto il patrocinio dell’AIC per il Convegno di Alessandria, da lui organizzato in tema di sanità, che si svolgerà il giorno 29 novembre p.v. Il Consiglio direttivo, in considerazione dell’assoluto rilievo della manifestazione alla quale parteciperanno numerosi costituzionalisti, esprime all’unanimità dei presenti l’assenso a tale patrocinio.
2. Si passa, quindi, ad esaminare il secondo punto all’o.d.g. Il Tesoriere, Prof. G. De Vergottini, comunica che a tutt’oggi hanno provveduto a versare la quota associativa per il 2007 soltanto 73 soci. Occorrerà, pertanto, sollecitare i ritardatari ad adempiere a questo onere associativo, indispensabile per consentire all’AIC di sostenere le spese legate soprattutto all’organizzazione dei Convegni annuali e alla gestione del sito internet. Ribadisce, inoltre, l’esigenza che ciascun socio moroso versi, quanto meno, tre quote associative per gli anni 2005, 2006 e 2007.
A seguito di ampio dibattito, nel corso del quale intervengono tutti i convenuti, il Consiglio direttivo, auspicando che in occasione dell’incontro con i soci di domani si possano riscuotere altre quote associative per gli anni 2005, 2006 e 2007, invita il Tesoriere ad intraprendere ogni strada utile (e-mail, lettera raccomandata) per sollecitare i soci, che non abbiano ancora provveduto, ad effettuare i versamenti. Il Consiglio inoltre decide di proporre alla stessa Assemblea generale dei soci di introdurre, attraverso una modifica dello Statuto, meccanismi sanzionatori (a cominciare dall’aumento percentuale della quota annuale) per i morosi.
3. Sul terzo punto all’o.d.g., il Presidente annuncia che sono state presentate le domande di adesione, sulle quali sarà chiamata a pronunciarsi l’Assemblea generale dei soci, dei Prof.ri L. Saporito, A. Lamberti e N. Lupo.
4. Si passa ad esaminare il quarto punto all’o.d.g. Il Presidente comunica di aver ricevuto le seguenti e-mail da parte dei Prof.ri Sicardi e Nicotra, qui di seguito riportate, impossibilitati ad intervenire alla odierna riunione:
“Caro Presidente e cari Colleghi,
Avendo comprato il biglietto aereo (arrivo a Napoli alle 21 di giovedì; non mi è stato consentito di spostare il volo) prima che mi giungesse, nei giorni scorsi, comunicazione del direttivo, anch'io - come già comunicato al Presidente - non potrò essere presente.
Devo dire che pure io sono rimasto colpito nello scoprire che il nostro pernottamento napoletano a spese dell'AIC sarebbe stato un ingiustificato privilegio.
Non ho intenzione di sollevare questioni in proposito ma, a questo punto, pur comprendendo i problemi finanziari dell'AIC, ricordo ancora una volta (come ha fatto la collega Nicotra) che, per chi, come me, viene da lontano, il prezzo della trasferta è molto oneroso (anche perchè, oltre all'aereo, se non resto una notte a Roma - con ulteriori spese - spendo intorno agli 80 euro di taxi). Siamo l'unica associazione che non paga i rimborsi spese. Io sono più fortunato di Ida Nicotra, perchè la mia Università ha sempre pagato, fino ad ora, i viaggi sui miei fondi, ma siamo - diciamo così - al limite del possibile.
Un caro saluto e a presto
Stefano Sicardi”.
”Caro Presidente,
ho saputo solo adesso che il volo per Napoli da Catania è stato posticipato alle 19.05. Non penso di riuscire ad arrivare in tempo per la riunione del direttivo.
Vorrei, peraltro, che, relativamente al punto 5 all'odg. proposto dalla prof.ssa Anzon, si mettesse a verbale questa mia dichiarazione:
"Innanzitutto, se ho ben compreso il senso di questa richiesta, essa sarebbe legata a presunte situazioni di privilegio (!?) dei componenti del consiglio direttivo, ma legate a cosa? riferibili a quali episodi passati o presenti?
Gradirei sapere.
Per quanto mi riguarda le spese per la partecipazione alle riunioni del Consiglio sono sempre state e, presumo, continueranno ad essere a mio totale carico, non potendo per le stesse neanche attingere ai fondi di ricerca.
Questi, infatti - come hanno correttamente osservato gli uffici dell'Università di Catania - sono destinati a specifici progetti di ricerca, nel cui ambito non può certo rientrare l'attività svolta in seno al direttivo dell'AIC.
Ricordo di aver chiesto al direttivo la possibilità del rimborso, almeno, del biglietto aereo (molto oneroso), ma mi è stato risposto che in passato non è stato previsto alcun rimborso.
Del resto la situazione che rappresento è identica a quella degli altri componenti "non romani" (Romboli, Sicardi, De Vergottini e Chieffi), i quali, come me, si autofinanziano.
Difficile, anzi impossibile, risulta per me comprendere le preoccupazioni della collega Anzon. Ma, in ogni caso, vorrei rassicurarla: il direttivo dell'AIC non è certo la "Casta" di cui parlano Stella e Rizzo nella loro ormai celeberrima ed (anche da me) apprezzata fatica editoriale!
Per concludere, ritengo che accettare o rinunziare alla cortese ospitalità degli organizzatori del Convegno di Napoli è una scelta che pertiene alla sfera della nostra personalissima sfera di autodeterminazione, sulla quale, certamente, il direttivo non ha alcuna competenza".
Un caro saluto.
Ida Nicotra”.
Si apre, a questo punto, il dibattito nel corso del quale chiede di intervenire la Prof.ssa Anzon secondo cui sarebbe opportuno che ciascun componente del Consiglio direttivo si assumesse le spese per il viaggio e il pernottamento in occasione del Convegno annuale, in modo da non gravare sulle esigue risorse di cui dispone attualmente l’AIC. In senso contrario, alla proposta della Prof.ssa Anzon, si esprimono invece i Prof.ri De Vergottini, Chieffi, Frosini e Romboli che, considerati gli oneri finanziari fino ad ora sostenuti personalmente da tutti i componenti del Consiglio direttivo non residenti a Roma (sede abituale delle riunioni), i quali non hanno potuto beneficiare dei rimborsi per le spese di viaggio - proprio a causa delle scarse risorse di cui dispone l’AIC -, ritengono che il costo di un pernottamento, in occasione del Convegno annuale, possa invece gravare sull’Associazione. Tale beneficio verrebbe a compensare, solo in minima parte, l’impegno sostenuto dai Consiglieri per tutto il lavoro svolto durante l’anno, in occasione delle numerose riunioni del Direttivo e dell’appuntamento annuale del Convegno.
A conclusione del dibattito, il Presidente mette ai voti la proposta della Prof.ssa Anzon. Esprimono voto contrario i Prof.ri De Vergottini, Chieffi, Frosini, Manetti e Romboli. Vota a favore la Prof.ssa Anzon. Si astiene il Prof. Pace.
Non essendovi null’altro da deliberare, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 20,30.
Il Segretario
Prof. Lorenzo Chieffi
Il Presidente
Prof. Alessandro Pace